Fonte: Il Giornale di Vicenza del 10/05/2023 –

Si è parlato di cyberbullismo e dei modi per combatterlo «Questi interventi servono per educare e prevenire»

Le classi quarte dell’Ipss Montagna hanno assistito a una lectio magistralis sulla legalità tenuta dal questore Paolo Sartori e da Elena Gregorio, dirigente della  divisione anticrimine.

«Benché al momento non esista una fattispecie legislativa che disciplini il bullismo, il più delle volte l’atto compiuto vìola la legge con reati vari, tra i quali percosse o  lesioni, danneggiamento, ingiuria, diffamazione, minacce, molestie» ha sottolineato Gregorio. Sartori ha poi spiegato che anche i minori che abbiano compiuto i 14  anni, vittime di cyberbullismo, possono avere strumenti di tutela preventiva, attraverso il ricorso all’ammonimento del questore per condotte riconducibili al bullismo tramite social e strumenti di messaggistica. Per adottare un ammonimento, il questore non deve andare alla ricerca della piena prova di fatti costituenti  reato, ma è sufficiente che dall’attività investigativa e dagli atti emergano oggettivi elementi di fatto in ordine all’avvenuto verificarsi di un comportamento riconducibile al cyberbullismo, con l’identificazione del suo autore. Presente all’incontro anche il provveditore Morbioli Nicoletta, che ha concluso come questi  interventi servano a fare educazione e prevenzione.