Fonte: Mattino di Padova del 15/02/2022 /

La statua dedicata a Elena Cornaro Piscopia, che si trova ai piedi dello Scalone Cornaro al Bo, non si sposterà. Almeno per il momento. E, in  attesa di una decisione del tavolo chiamato a esprimersi sulla collocazione di statue femminili in Prato della Valle (tavolo previsto dopo  l’acceso dibattito aperto da una mozione dei consiglieri comunali Margherita Colonnello e Simone Pillitteri che chiedevano appunto di  prevedere una statua della Piscopia nel Pantheon padovano), è stato firmato un accordo che “mette in luce” in senso stretto l’immagine della  prima donna laureata.

La convenzione tra l’Università degli Studi di Padova e il Distretto del Rotary International 2060 prevede che la statua di Elena  Cornaro Piscopia venga ripulita dalla dottoressa Valentina Piovan. Successivamente, verranno installate nuove luci volte a mettere in risalto  tutta la statua e le pieghe delle vesti. L’iniziativa è resa possibile grazie al governatore distrettuale del Rotary Raffaele Caltabiano, ex alunno dell’Ateneo patavino, il quale ha incaricato il professor Roberto Busetto, rotariano del Club di Padova ed ex-docente, di “mettere in  luce” l’opera. L’intervento è stato poi approvato dalla rettrice e dalla professoressa Monica Salvadori, prorettrice con delega al Patrimonio  artistico, storico e culturale.

«Abbiamo firmato un accordo perché con grande generosità il Rotary ha sovvenzionato i lavori per la statua di Elena Cornaro Piscopia», dice la rettrice Daniela Mapelli, «Non una semplice ristrutturazione, ma una vera e propria illuminazione a sottolinearne importanza e bellezza. Abbiamo inoltre ottenuto il permesso da parte della Soprintendenza di cambiare la direzione del cancello in maniera tale che si apra  sull’esterno e non vada più a coprire la nostra statua di Elena Cornaro Piscopia, per cui a breve chiunque salirà o scenderà dallo scalone  vedrà maggiormente messa in luce la prima donna laureata al mondo».

Commenta il governatore del Rotary Raffele Caltabiano: «Crediamo che sia molto importante nell’anniversario degli 800 anni di nascita di  questa Università contribuire a ricordarne l’importanza ma anche la presenza e partecipazione dei nostri soci e dei nostri studenti»